Un amico del mio amico Effe, un giorno mi ha detto: “Sì, però la meditazione, là fermo… du’ palle”.
Credo che non si riferisse a uno sport come il calcio o il rugby.
Questo profondo insight mi ha fatto capire che molti, anche tra chi pratica, non capisce quanto è cool la meditazione.
Prendiamo solo un aspetto, il fermare la mente e inchiodarla nel momento presente, nel cosiddetto qui e ora.
Questa è una cosa che dà un profondo piacere, una sensazione bella, bellissima.
Ecco, considerate che stare nel qui e ora, vuol dire che lo stress rivolto al futuro come le aspettative che non si avverano e le preoccupazioni del domani incerto, così come lo stress rivolto al passato come i sensi di colpa, le ingiustizie subite, non fanno poi così male.
Prendiamo questi elenchi di brutte cose: aspettative, preoccupazioni, sensi di colpa, ingiustizie sono cose composte da due elementi:
1. la notizia o il fatto.
2. il peso sulla coscienza che rompe o strazia.
Quando si medita e la mente si fissa nel qui e ora, queste brutte cose perdono l’elemento che pesa sulla coscienza. E questo è molto cool! Consentendo alla riflessione e alla analisi di capire meglio le cause e le origini di queste brutte cose. Rimane il fatto e ci sei tu davanti al fatto senza questo peso sull’anima o sullo stomaco che ti asfissia.
Un’altra cosa estremamente cool, è quando dagli assorbimenti meditativi ritorni al quotidiano. Si avverte un piacevole e confortevole benessere, antistress!!! Più o meno è la stessa sensazione di quando dopo una settimana di lavoro sfibrante, te ne vai in primavera con un bel sole al lago, sotto un bell’albero, schiacci quel pisolino corroborante di 20 o 30 minuti e poi ti risvegli e tutto è sereno, bello, tu stai bene, non è successo niente ma sei contento, non troppo perché non è che ci si è fatti un acido. Contento il giusto, perché non hai pesi sull’anima.
Però la meditazione è molto altro, questo è il lato COOL!!!
francamente così come è esposto qui si direbbe un approccio molto dualistico. in realtà essere mindful significa essere in uno stato di equanimità rispetto al flusso che si presenta nella mente, nel corpo e nelle sensazioni. non c’è differenza tra positivo e negativo, non c’è giudizio. l’idea è quella di lasciare andare quello che si manifesta e rimanere in una condizione non giudicante.
Hai perfettamente ragione. E fai bene a ribadirlo. L’articolo metteva a fuoco solo un piccolo evento, cioè alcuni benefici dello stare nel momento presente.